UNIFORME BERSAGLIERI 1910
Mod. 1910 per Bersaglieri Ciclisti dei Reparti Mitraglieri
La divisa Mod.1910 nasce dalla esigenza di equipaggiare le divisioni di Bersaglieri Ciclisti con una divisa più comoda, pratica e differente rispetto alla divisa Mod.1909 che equipaggiava il resto del Regio Esercito. La divisa era di color grigio-verde e aveva il colletto ripiegato all'ingiù dove erano poste due mostrine (chiamate "fiamme") color rosso-cremisi ornate con le stellette d'ordinanza. Inoltre, sulla giubba vi erano due tasche ampie poste al petto, due allacciamenti in vita per sostenere la cintura e le giberne, quest'ultime erano differenti da quelle distribuite alla fanteria in quanto erano singole e non cucite in coppia (ad inizio guerra erano in cuoio verso il 1917 vennero sostituite per lo più da quelle in canapa) anche se verso la fine della guerra furono distribuite anche quelle della fanteria. Ogni giberna conteneva quattro caricatori (lastrine da 6 colpi ciascuna) ed ognuno dei bersaglieri poteva portare fino ad un massimo di 96 cartucce nelle giberne, altre 72 cartucce erano contenute nel tascapane agganciato alla bicicletta: in questo modo poteva disporre di 168 colpi.
I pantaloni erano dello stesso modello della fanteria, quindi larghi sulle cosce e stretti in caviglia, sopra venivano indossati o i gambali in cuoio per truppe da montagna, oppure le diffusissime fasce a mollettiera: due lunghe fasce che venivano arrotolate dagli scarponi fino sotto al ginocchio per contenere i pantaloni e strette da un legaccio. Gli scarponi Mod.1912 per armi a piedi, inizialmente erano tinti di nero, ma subito dopo l'inizio della guerra, fu ordinato di lasciarli del colore marrone naturale del cuoio, infatti Tendevano a scurirsi dopo varie passate di grasso per cuoio che veniva utilizzato per impermeabilizzare lo scarpone. La suola era chiodata con bullette a testa tonda.
Per quanto riguarda i fregi, sul braccio destro veniva portato il fregio della bicicletta, ma verso la metà del 1917 anche i battaglioni di Bersaglieri Ciclisti ebbero una compagnia di mitraglieri e anche delle sezioni di pistole-mitragliatrici, per cui ai Bersaglieri Ciclisti facenti parte di tali compagnie veniva apposto il fregio della mitragliatrice utilizzata. Sulle spallette veniva apposto il numero e le iniziali della compagnia e, se facente parte dei reparti mitraglieri, anche della mitragliatrice (ES: "CM222"= 222° Compagnia Mitraglieri).
Il cappello era il classico "Moretto" nero, che per esigenze di guerra venne coperto da un panno color grigio e che recava in fronte, cucito a filo nero, il numero del reparto cui faceva parte (a volte era anche solo stampato ad inchiostro) il tipico piumaggio di penne di gallo cedrone che caratterizza il corpo dei Bersaglieri era portato a destra, ma nel corso della guerra fu' abolito in quanto ritenuto troppo vistoso. Verso la fine del 1917 vennero reintrodotte le piume per questione di morale delle truppe e furono modificati anche gli elmetti Adrian per poterle portare.
La bicicletta in dotazione era di color grigio-verde anch'essa, prodotta dalla ditta "Bianchi" con gomme piene, vi era la possibilità di richiuderla in due tramite cerniere centrali che ne permettevano il trasporto su terreni disconnessi o di difficile transito (il peso complessivo di una bici non affardellata era di 35kg, con equipaggiamento poteva arrivare sui 50/60 kg).
L'armamento individuale dei Bersaglieri Ciclisti dei reparti Mitraglieri era il Carcano 91 per Truppe Speciali, che veniva trasportato durante l'uso della bicicletta agganciato alla canna mediante 2 legacci in cuoio.
Vedi scheda dedicata al Carcano 91 Truppe Speciali (CLICCA QUI)
La divisa che si vede in foto, replica esattamente quella indossata dal bisnonno di Stefano Pinoni, Mario Pagliari (classe 1897) che combattè nella Prima Guerra Mondiale e fu chiamato alle armi il 21 ottobre del 1916 nel 4° reggimento Bersaglieri. Fu poi trasferito il gennaio del 1917 nel 13° reggimento Bersaglieri Ciclisti 222° Compagnia Mitraglieri S.Etienne ( la Mitragliatrice S.Etienne Mod.1907 era un'arma di produzione Francese. Venne adottata dal Regio Esercito per sopperire alle perdite di mitragliatrici che durante i combattimenti andavano perdute o catturate dai nemici e ne vennero acquistate circa 1300. La mitragliatrice S.Etienne utilizzava dei serbatoi metallici da 25 colpi l'uno calibro 8x50 Lebel, ed arrivava ad un rateo di fuoco di 650 colpi per minuto. Era un'arma abbastanza complicata e soggetta a logorarsi in fretta e all'inceppamento. Il suo punto di forza stava nel raffreddamento ad aria della canna, cosa non molto diffusa nelle altre mitragliatrici dell'epoca, che ne permetteva il regolare funzionamento nonostante la canna sfiorasse gli 800 gradi)
Il soldato Mario Pagliari operò sul fronte del trentino, più precisamente tra il passo Rolle e il Piccolo Col Bricon, in val di Fiemme dove era dislocato il 13° reggimento Bersaglieri che giunse tale in territorio dichiarato in stato di guerra il 10 marzo del 1917. Dopo Caporetto, il suo Reggimento fu mandato a difesa del fiume Sile (affluente del fiume Piave) e durante la battaglia che si svolse a Caposile il 21 maggio del 1918 durante l'attacco da perte dell'esercito Austriaco, venne ferito da una scheggia di granata, fu quindi soccorso e trasferito in ospedale. Il 28 agosto ottenne un mese di convalescenza e il 28 settembre rientrò e fu assegnato al 3° reggimento bersaglieri combattendo fino alla fine della guerra. Fu congedato il 27 dicembre del 1919 e gli fu riconosciuta la Campagna di Guerra 1917-1918.
Si è voluto così ricostruire, nel modo più preciso possibile, la sua storia e la divisa da lui indossata durante la Guerra per rendergli omaggio data la ricorrenza del centenario della Grande Guerra.
La divisa in foto è la Mod.1910, si possono notare le tasche sul petto e il colletto ripiegato all'ingiù con le due fiamme Cremisi con appuntate le stellette. Si nota sulle spallette il numero e le iniziali sia della compagnia che dei mitraglieri. Sul braccio sinistro vi è cucita la toppa della "specialità" con stilizzata sopra la Mitragliatrice S.Etienne Mod.1907 a filo nero e si ripete il numero della compagnia. In testa il "Moretto" con telino mimetico con cucito il numero del 13° reggimento. I pantaloni sono a "sbuffo" tipici sia della divisa Mod.10 che della Mod.09 con fasce a mollettiera e scarponi Mod.1912. Il tascapane porta attaccato mediante lacci di cuoio la borraccia Mod.1917 che era formata da latta ricoperta da un panno grigioverde per mantenerla refrigerata semplicemente bagnandola ed è tappata mediante un tappo di sughero legato da uno spago ad essa. L'arma portata è un 91 Truppe Speciali con annessa baionetta e buffetteria da bersagliere.
Alcune foto dei nostri Bersaglieri con uniforme mod. 1910:
Copyright© 2017 - Stefano Pinoni per CoEx
condividi: