PISTOLA PSM
(Pistolet Samozaryadnyj Malogabaritnyj = piccola pistola semiautomatica)
La pistola PSM è stata progettata durante i primi anni settanta su richiesta del KGB, che ha richiesto un'arma da porto occulto per i loro agenti in borghese. La richiesta verteva su una pistola che non fosse più spessa di una scatola di fiammiferi (17mm) dettata dalla grande necessità di occultamento. Una delle particolarità di quest'arma è senza dubbio il calibro: nell'URSS di quegli anni erano già disponibili munizioni da pistola compatta (6.35x16SR e 7.65x17SR Browning), ma la commissione decise di progettare un nuovo calibro, il famigerato 5,45x18 PSM (denominazione ufficiale 7N7).
Questo calibro, studiato proprio per quest'arma, con dimensioni molto simili al .22LR, ha l'unico vantaggio di possedere un altissimo potere di penetrazione capace di trapassare i soft armour in kevlar. Questa caratteristica ha creato non pochi problemi diversi anni fa a celebri importatori di armi italiani.
A conprova di questa caratteristica, alla fine della scheda troverere il video prova dell'amico Ian McCullum di ForgottenWapons.
Di contro, un'altissima capacità di penetrazione azzera completamente il potere di arresto, infatti molti agenti di polizia russi rifiutarono l'assegnazione di tale arma richiedendo la convenzionale Makarov PM in 9x18Mak. Si è infatti dimostrato che tale calibro risultava poco efficace a neutralizzare il bersaglio, il colpo per sua natura trapassa facilmente il torace con una linea chirurgica, con il risultato che il malcapitato moriva eventualmente di emorragia interna anche dopo mezz'ora più che per i danni causati dall'urto dell'ogiva.
La PSM è entrata ufficialmente in servizio nel 1972 e utilizzata da funzionari delle forze armate di alto livello, forze dell'ordine e del partito comunista come arma di autodifesa/backup.
Durante i primi 1990 questa pistola è diventata anche la preferita tra i sicari criminali, per la sua facilità di occultamento e per la sua possibilità di neutralizzare i giubbotti antiproiettile.
Costruita solo nell'arsenale di Izhevsk nella versione militare e nella versione civile, l'esemplare in fotografia è un esempio di modello militare, abbastanza raro nel mercato italiano, con in evidenza la sola matricola, l'anno di produzione e il celebre simbolo della fabbrica di produzione.
Parlando di tecnica, la PSM è una semiautomatica in doppia azione costruita in alluminio e acciaio (in alluminio anche le guancette per la versione militare). La meccanica deriva palesemente dalla Walther PP come si può notare dalla foto.
Concludiamo con una simpatica curiosità:
A causa di leggende che sembrano raccontare che molti dissidenti politici degli anni 90 si "suicidarono" con un proiettile calibro 5,45x18, viene gergalmente chiamata "LA PISTOLA DI PUTIN". Ci sarà qualche collegamento sul fatto che:
i suicidi-omicidi non sono mai stati chiariti, la PSM è la pistola del KGB, il calibro è della PSM, Putin era un alto funzionario dell'organizzazione e successivamente è diventato il presidente Russo?
Non fomentiamo mai le leggende, ma semplicemente perché è bello che rimangano tali.
CLASSIFICAZIONE COLLEZIONISTICA:
Reperibilità | 5 |
Valore Storico | 2 |
Valore nel Tempo | 4 |
Valore di Mercato | 3 |
Stato dell'Arma | GRADE A+ |
Per consultare la legenda, clicca qui
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